sabato 3 giugno 2017

Il mosaico presso l’Augusteum di Centuripe

Il mosaico presso l’Augusteum di Centuripe

La dimensione di questa sala mosaicata è di circa m. 6x6. Il mosaico mostra qua e là delle lacune. È un opus tessellatum costituito da piccole tessere della grandezza di 1 cm. 


Il fondo bianco è adornato da due tappeti con diversi motivi geometrici. In quello maggiore abbiamo un quadrato di m. 3.40x3,40 suddiviso in quattro settori ognuno dei quali costituiti da un ottagono: l'ottagono è ottenuto da due quadrati incrociati incorniciati da trecce policrome che, a loro volta, contengono un giro di pelte e che circondano i lati dell’ottagono, una girandola policroma con al centro quattro fogliette stilizzate tra i bracci di un motivo ornamentale a forma di croce inscritto in un cerchio completa gli elementi. Tutti gli spazi risultanti dall'incontro dei diversi motivi sono occupati da losanghe.








Una testa di Gorgoneion, qui suggerita, occupava la scena centrale del mosaico ed al momento del rinvenimento era già danneggiata.


Il rettangolo accanto alla soglia, che misura m. 2,10x0,90, presenta invece una decorazione costituita da quadrati che, congiungendosi con i vertici, creano degli spazi inter­medi in forma di losanghe alternate, verticali e orizzontali. Mentre le losanghe sono di un unico colore i quadrati contengono dei nodi di Salomone policromi.


Soglia

 L'esecuzione di questi mosaici è molto accurata, ma specialmente il più ampio si distingue per la varietà dei colori, i quali non sono soltanto rossi, neri e gialli ma, soprattutto nei motivi vegetali stilizzati, il carminio con sfumature viola o il bruno che diventa giallo ocra.
Non sappiamo con certezza se si riferisse a questo ambiente l’'iscrizione ritrovata in questa zona nel 1926 e che parlava di un mosaico di una certa importanza finanziato da Coellus Lupus.


Con ogni probabilità questo ambiente è databile tra il II e il III secolo d.C..

Le infiltrazioni sottostanti di acqua e qualche anno fa addirittura di carburante, hanno ulteriormente danneggiato il pavimento musivo. Inoltre il calcare e soprattutto il continuo distaccamento delle tessere pone in essere la conservazione dell’opera. Un intervento di restauro conservativo (ovviamente con personale specializzato) e di consolidamento non possono essere più rimandati.

La pulitura si effettua utilizzando soluzioni di carbonato di ammonio soluzione satura e di carbonato di ammonio + EDTA (Acido etilendiamminotetraacetico) al 10% e agendo con spazzolini, spugna e acqua o tamponando con impacco di seppiolite e polpa di carta. Per il consolidamento si procede con le garzature. Le garze vengono applicate con il paraloid, resina acrilica che non interagisce con l'acqua e l'umidità, per evitare il distaccamento delle tessere nei punti più critici. In seguito le garze vanno staccate usando solvente nitro antinebbia.

Gli interventi di spazzamento, già effettuati più volte in passato, sono solo dei meri palliativi che a poco servono, purtroppo. 



Utile ricordare che nel plastico dell'Augusteum esposto al Museo di Centuripe, la stanza mosaicata è stata completata con adesivi, in scala di grigio, dei motivi decorativi.
Enzo Castiglione


 Mensola destinata a sorreggere la travatura del piano superiore.

  Tracce della zoccolatura in marmo dell'ambiente.














 Sulla sinistra, porticina secondaria di accesso poi murata.

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